Modifiche recenti

1976 - Coperture vettoriali dell'uso del suolo - Edizione 2011

Base dati georeferenziata di tipo vettoriale contenente raggruppamenti omogenei di dati riferiti alle varie tipologie d'uso del suolo 1976, scala 1:25.000. In questa nuova versione del database dell'Uso del suolo 1976, le legende delle varie versioni presenti sono state omogeneizzate tra loro ed inoltre il database e stato riorganizzato, per quanto possibile, secondo le direttive del progetto europeo Corine Land Cover (CLC). Sono stati risolti anche i problemi riguardanti la congruenza degli attacchi fra le carte, presenti circa nell'80% dei casi con fino a 100 errori a tavoletta: quando i confini omologhi erano spostati tra loro, sono stati ricondotti, ricomponendo i poligoni spezzati dal taglio della tavoletta. Nella maggioranza dei casi, dove non c'era corrispondenza tematica tra i poligoni adiacenti sono state consultate le foto aree ed e stato risolto il conflitto., Si sono poi affrontati i problemi relativi alla georeferenziazione delle basi IGM, su cui la carta e stata disegnata; le tavolette IGM presentano diversi inquadramenti: Bessel per le piu antiche ed Hayford per le piu recenti. La distribuzione dei due sistemi e variegata all'interno del territorio regionale, questo comporta che le tavolette originarie di confine fra i due sistemi non si "tocchino" fra di loro, mancando fisicamente porzioni del territorio cartografato, causando a volte degli scostamenti di piu di 150 metri terreno, rispetto alla CTR 25.000. Attraverso operazioni di spostamento e successivo adattamento le tavolette sono state sistemate al meglio, portando il massimo scostamento, rispetto alla base topografica regionale, attorno ai 30 metri terreno. Questa nuova edizione comprende anche i 7 nuovi comuni della Valmarecchia.

1853 - Coperture vettoriali dell'uso del suolo storico - Edizione 2011 (punti)

Il territorio regionale e coperto dalla Carta Topografica Austriaca (scala 1:86.400) e, per una piccola porzione, dalla Carta Topografica degli Stati di terraferma di Sua Maesta il Re di Sardegna del 1853 (scala 1:50.000). Il mosaico delle varie cartografie e stato scansionato a 1016 punti per pollice, georeferenziato attraverso il riconoscimento di punti trigonometrici e di punti noti, infine suddiviso secondo il taglio dei moderni fogli 1:50.000 dell'Istituto Geografico Militare. Le legende delle varie carte sono piuttosto simili e confrontabili tra loro, l'attivita agricola e identificata attraverso segni convenzionali molto dettagliati. Il forte dettaglio di queste carte topografiche ha permesso un'interpretazione dei segni convenzionali, al fine di costruire una base dati dell'uso del suolo "storico", con una legenda costruita su tre livelli di tipo Corine Land Cover, con un criterio di massima somiglianza possibile a quella dell'edizione del 2003 dell'Uso del suolo, per rendere confrontabili i due prodotti., L'edizione 2011 contiene anche la Valmarecchia, che dal 29 luglio 2009 fa parte del territorio regionale.

1853 - Coperture vettoriali dell'uso del suolo storico - Edizione 2011 (poligoni)

Il territorio regionale e coperto dalla Carta Topografica Austriaca (scala 1:86.400) e, per una piccola porzione, dalla Carta Topografica degli Stati di terraferma di Sua Maesta il Re di Sardegna del 1853 (scala 1:50.000). Il mosaico delle varie cartografie e stato scansionato a 1016 punti per pollice, georeferenziato attraverso il riconoscimento di punti trigonometrici e di punti noti, infine suddiviso secondo il taglio dei moderni fogli 1:50.000 dell'Istituto Geografico Militare. Le legende delle varie carte sono piuttosto simili e confrontabili tra loro, l'attivita agricola e identificata attraverso segni convenzionali molto dettagliati. Il forte dettaglio di queste carte topografiche ha permesso un'interpretazione dei segni convenzionali, al fine di costruire una base dati dell'uso del suolo "storico", con una legenda costruita su tre livelli di tipo Corine Land Cover, con un criterio di massima somiglianza possibile a quella dell'edizione del 2003 dell'Uso del suolo, per rendere confrontabili i due prodotti. L'edizione 2011 contiene anche la Valmarecchia, che dal 29 luglio 2009 fa parte del territorio regionale.

DBTR - Toponimo stradale comunale - (TPS_GLI)

Il toponimo stradale ha una duplice funzione: da un lato individua un'area del territorio comunale dove, oltre all'area più specificatamente adibita alla circolazione di veicoli e/o pedoni, possono trovarsi altre zone di suolo pubblico diversamente attrezzate. Inoltre il toponimo stradale corrisponde ad una porzione della rete della viabilità cui è assegnato da un dato Comune un dato 'nome' (ad es. Piazza Saffi), elemento dello stradario comunale cui fanno riferimento i Numeri Civici. I toponimi sono assegnati indipendentemente dalla patrimonialità della strada. Il reticolo stradale perciò deve essere completato anche con percorsi esclusivamente pedonali o perché dotati di un proprio toponimo e di numeri civici (ad esempio "Galleria Mazzini" di Forlì) o perché asserviti alla proiezione sul reticolo stradale di numeri civici accessibili da passaggi interni anziché dalla strada su fronte edificio. Uno stesso Elemento Stradale può concorrere alla costruzione del tracciato di più di un toponimo nelle situazioni in cui il confine tra comuni differenti si attesta sui cigli della strada stessa; all'interno di un comune viceversa un Elemento stradale può essere aggregato a formare un solo Toponimo stradale. Un tracciato caratterizzato dallo stesso nome che attraversa più località o frazioni in cui la numerazione civica viene assegnata localmente alla località stessa deve essere trattato come "Toponimo stradale" contraddistinto oltre che dal nome della strada anche dal nome della località/frazione. Nel Data Base Topografico Regionale è rappresentato solo dal proprio tracciato.

DBTR - Strada - (STR_GLI)

Corrisponde alla porzione della rete viabilistica identificata come un oggetto unico dal proprietario della strada stessa (questa classe è finalizzata all’istituzione del Catasto delle strade secondo le norme del Nuovo Codice della Strada dettate dal ministero dei Trasporti)

DBTR - Elemento viabilità mista secondaria - (EVS_GLI)

Rappresenta la sintesi lineare delle aree di viabilità mista secondaria Gli elementi connessi di questa classe costituiscono la rete della viabilità mista secondaria che con la rete stradale (Liv.1) completa la rete di percorsi di comunicazione sia urbani che extraurbani, sia principali che secondari, sia veicolari che di altro tipo, purchè non su ferro

DBTR - Edificio - (EDI_GPG)

E' una partizione del fabbricato ottenuta sulla base delle differenti tipologie edilizie, introducendo o dividenti architettoniche o dividenti di tipo catastale

DBTR - Cassone edilizio - (FAB_GPG)

E' la superficie racchiusa tra muri perimetrali senza soluzione di continuità . Può includere eventuali spazi interclusi non edificati. E' partizionato in Edifici

DBTR - Unità  volumetrica - (UVL_GPG)

La superficie di ogni edificio è ripartita in Unità  volumetriche tramite dividenti, ovvero linee di separazione fra elementi di differente altezza e pianta omogenea. Si intendono per parti volumetriche quelle significative ai fini di una quantificazione volumetrica della struttura edilizia indipendentemente dall'inclinazione e conformazione delle falde di copertura. Devono essere rappresentate le parti volumetriche degli edifici qualora le differenze di quota in gronda siano superiori alla tolleranza altimetrica ammessa, con le seguenti esclusioni: altane, abbaini, lucernai, terrazzi ricavati nella falda, comignoli, canne fumarie sulle coperture e qualsiasi altro elemento non direttamente connesso con la volumetria dell'edificio e tale da non individuare un corpo edilizio da cielo a terra differenziabile da quelli adiacenti. Sono altresì da escludere i volumi tecnici sporgenti dalla sagoma della copertura (vani ascensori, vani scala, centrali e vani tecnologici, etc.) qualora non costituiscano un corpo edilizio distinto e autonomo.

Aree Protette - Parchi e Riserve (zone)

Lo strato rappresenta la zonizzazione dei Parchi nazionali e regionali, delle Riserve naturali regionali e delle Riserve statali, quando queste ultime non ricadono all'interno di Parchi già  cartografati. I Parchi nazionali vengono rappresentati per la sola area ricadente nel territorio della Regione Emilia-Romagna. La delimitazione delle Aree protette viene definita al momento dell'istituzione dei Parchi e delle Riserve e, per i Parchi, può essere successivamente perfezionata o ampliata in fase di redazione dei relativi Piani Territoriali (PTP). In questo strato informativo viene rappresentata la zonizzazione dell'area protetta così come è definita nel documento corrispondente allo stadio più avanzato dell'iter di pianificazione territoriale di ogni singola area protetta. I poligoni, a seconda dello stadio dell'iter, possono far riferimento alle cartografie definite in Leggi istitutive, PTP adottati, PTP approvati, Varianti al PTP adottate, Varianti al PTP approvate. Per questo motivo la banca dati fornisce informazioni sull'atto pianificatorio di riferimento e sulla data dello stesso. Si ricorda che fino a che l'iter di pianificazione non ha raggiunto un esito definitivo (=approvazione), in salvaguardia hanno valore non solo gli ultimi atti ma anche eventuali norme più restrittive definite in atti precedenti.

Aree Protette - Parchi e Riserve (limiti)

Confini dei Parchi nazionali e regionali, delle Riserve naturali regionali e delle Riserve statali, quando queste ultime non ricadono all'interno di Parchi già cartografati. I Parchi nazionali vengono rappresentati per la sola area ricadente nel territorio della Regione Emilia-Romagna. La delimitazione delle Aree protette viene definita al momento dell'istituzione dei Parchi e delle Riserve e, per i Parchi, può essere successivamente perfezionata o ampliata in fase di redazione dei relativi Piani Territoriali (PTP). In questo strato informativo viene rappresentato il confine dell'area protetta così come è definito nel documento corrispondente allo stadio più avanzato dell'iter di pianificazione territoriale di ogni singola area protetta. I poligoni, a seconda dello stadio dell'iter, possono far riferimento alle cartografie definite in Leggi istitutive, PTP adottati, PTP approvati, Varianti al PTP adottate, Varianti al PTP approvate. Si ricorda che fino a che l'iter di pianificazione non ha raggiunto un esito definitivo (=approvazione), in salvaguardia hanno valore non solo gli ultimi atti ma anche eventuali norme più restrittive definite in atti precedenti. Nello strato informativo viene fornito il nome e la tipologia dell'area protetta.

Rete Natura 2000 - SIC e ZPS regionali

Confini dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) ricadenti in Emilia-Romagna, tali aree costituiscono la "Rete Natura 2000" regionale. Queste coperture vettoriali coincidono con le delimitazioni inviate dalla Regione Emilia-Romagna al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e in alcuni casi tali perimetri possono non essere ancora stati recepiti nei corrispondenti documenti ufficiali dell'Unione Europea.

DBTR - Accesso - (ACC_GPT)

Ogni accesso è rappresentato da un punto di localizzazione. Un accesso può o meno essere caratterizzato dalla presenza della targa di numero civico, ad esso può corrispondere o meno un passo carrabile, può essere un accesso su fronte strada, ed in tal caso è definito Accesso esterno, o ad un edificio (quindi Accesso esterno diretto) o ad un'area di pertinenza (quindi Accesso esterno indiretto), oppure può essere un accesso ad un edificio all'interno di una pertinenza e quindi è definito Accesso interno.

DBTR - Toponimo (scritta cartografica) - (TOP_GPG)

I toponimi, intesi come nome proprio di un luogo o di un oggetto presente nello spazio geografico, rappresentano una chiave di lettura territoriale essenziale, utile sia per orientarsi in uno spazio geografico "muto" (ad es. le ortofoto, i dati vettoriali "non vestiti") sia per localizzarsi direttamente in prossimità  del toponimo stesso (posizionamento sulle immagini raster o sullo spazio geografico muto, o nell'intorno di un oggetto del DBT qualificato dal toponimo scelto). I toponimi sono classificati in funzione del tipo di oggetto di cui specificano il nome, ma non tutti i tipi di toponimi hanno una corrispondente classe definita nel Data base Topografico, ad esempio il nome di parti del territorio montano; viceversa in altri casi esistono nel Data Base oggetti (ad esempio i corsi d'acqua naturali, i canali, le strade, etc.) che prevedono tra i propri attributi anche il nome riportato sulla cartografia come toponimo. La posizione dei toponimi è in realtà  funzionale alla lettura di un elaborato cartografico e quindi dipendente dalla scala di rappresentazione.

Quadro di unione 1:10.000

Data base vettoriale, poligonale, relativo alla copertura dei Fogli della Carta Tecnica Regionale alla scala 1:10.000.

Quadro di unione 1:5.000

Data base vettoriale, poligonale, relativo alla copertura dei Fogli della Carta Tecnica Regionale alla scala 1:5.000.

Quadro di unione 1:25.000

Data base vettoriale, poligonale, relativo alla copertura dei Fogli della Carta Tecnica Regionale alla scala 1:25.000.

Quadro di unione 1:50.000

Data base vettoriale, poligonale, relativo alla copertura dei Fogli della Carta Tecnica Regionale alla scala 1:50.000.
ultima modifica 2019-11-07T12:28:12+02:00
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