Licenze di utilizzo dei dati

Licenza

Il Progetto Open Data
Il progetto Open Data della Regione Emilia-Romagna è stato preceduto da una fase di studio, ricerca e confronto con le analoghe esperienze già presenti per lo più a livello internazionale.

Si sono seguiti con attenzione i passi compiuti dagli altri Paesi. I forti segnali politici provenienti d’oltreoceano, con l’Open government directive di Barack Obama, nel dicembre 2009, hanno determinato uno spartiacque importante, anche culturale, per lo stesso concetto di trasparenza all’interno delle amministrazioni pubbliche. Al fine di introdurre il tema del riuso dei dati pubblici come una delle nuove strategie regionali sulla società dell’informazione, la Regione ha partecipato, a fine 2010, al primo OpenDataCamp di Londra. Un appuntamento con i maggiori esperti del settore, compresa l’autorevole presenza di Tim Berners-Lee, l’inventore del web. Una due giorni in cui tutto quanto letto, visto ed ascoltato on line ha preso di colpo forma e concretezza in esperienze ed applicazioni web.

Le linee guida
La Regione Emilia-Romagna ha approvato nel 2012 le linee guida relative al riutilizzo e messa a disposizione in open data dei dati pubblici dell'amministrazione regionale. Nel 2017 è stato deliberato l'aggiornamento di tali linee guida, che fissa come riferimento l'adozione delle licenze con versione 3.0, lasciando la possibilità di scegliere alternative da parte delle strutture apicali (Servizi e Direzioni) produttori di dati.


Una panoramica sulle Licenze Creative Commons
Quando si parla genericamente di "Creative Commons" ci si riferisce contemporaneamente ad un progetto di carattere divulgativo e all’ente non-profit che vi sta alle spalle.

Il progetto, nato dall'iniziativa di alcuni giuristi della Stanford University della California, ha come obiettivo primario quello di promuovere un dibattito a livello globale sui nuovi paradigmi di gestione del diritto d’autore e diffondere strumenti giuridici e tecnologici (come le licenze e tutti i servizi a esse connesse) che permettano l'affermazione di un modello "alcuni diritti riservati" nella distribuzione di prodotti culturali, cioè un modello in cui si specifica solo ciò che è riservato, mentre tutto il resto è libero. Le licenze Creative Commons si ispirano appunto al modello "alcuni diritti riservati", ciò significa che il detentore dei diritti sull'opera, applicando una licenza CC, sceglie di riservarsi solo alcuni dei diritti che la legge gli garantisce.

Dal punto di vista giuridico la Creative Commons Corporation è una tax-exempt charitable corporation, una particolare forma di associazione a carattere non lucrativo prevista dal diritto statunitense e assimilabile in linea di massima alla nostra ONLUS.

 

Caratteristiche comuni a tutte le licenze Creative Commons

Tutte le licenze redatte e proposte dal progetto Creative Commons denotano alcuni aspetti comuni.

Ogni licenza richiede che il licenziatario, cioè chi utilizza il prodotto:

  • ottenga il permesso per fare ciò che il licenziante ha scelto di limitare, per esempio l'utilizzo commerciale, o la creazione di un'opera derivata;
  • mantenga l'indicazione di diritto d autore intatta su tutte le copie del lavoro, in modo tale che sia sempre chiaramente individuabile chi è il detentore dei diritti e qual è il tipo di licenza da lui scelto;
  • predisponga il collegamento alla licenza delle copie dell'opera e, nel caso di copie non digitali, indichi chiaramente come poter risalire al testo della licenza;
  • non alteri i termini della licenza: infatti modificare i termini della licenza senza averne titolo comporta una violazione di copyright;
  • non usi mezzi tecnologici per impedire ad altri licenziatari di esercitare uno qualsiasi degli usi consentiti dalla legge: le licenze CC infatti non consentono l'applicazione dei sistemi di digital rights management (DRM).

Ogni licenza permette che il licenziatario, a patto che rispetti le condizioni della licenza:

  • possa produrre copie dell'opera con qualsiasi mezzo e su qualsiasi tipo di supporto;
  • distribuisca l'opera attraverso circuiti disparati, ad esclusione dei canali commerciali se la licenza mantiene riservato l'uso commerciale (tipo NC);
  • comunichi al pubblico, rappresenti, esegua, reciti o esponga l'opera in pubblico, ivi inclusa la trasmissione audio digitale dell'opera;
  • modifichi il formato dell'opera.

Le licenze Creative Commons si strutturano idealmente in due parti: nellaprima si indicano quali sono le libertà che l'autore vuole concedere sulla sua opera; nella seconda si chiarisce a quali condizioni è possibile utilizzare l'opera.

Dalla combinazione di queste clausole base nascono le licenze Creative Commons vere e proprie, che vengono denominate attraverso il richiamo alle clausole stesse.

Riportiamo di seguito le tipologie di licenza in ordine dalla più permissiva alla più restrittiva:

Logo della licenza CC0 Licenza CC0: "Nessun diritto riservato"

CC-BY Licenza CC-BY"Attribuzione"

CCBYSA_icon.png Licenza CC-BY-SA: "Attribuzione / Condividi allo stesso modo"

Ccbynd_icon.png Licenza CC-BY-NC: "Attribuzione / Non commerciale"

Ccbync_icon.png Licenza CC-BY-ND: "Attribuzione / Non opere derivate"

Ccbyncsa_icon.png Licenza CC-BY-NC-SA"Attribuzione / Non commerciale / Condividi allo stesso modo"

Ccbyncnd_icon.png Licenza CC-BY-NC-ND: "Attribuzione / Non commerciale / Non opere derivate"

La Regione Emilia-Romagna può, in alcuni casi, rilasciare dati che non hanno una licenza definita. In questo caso si parla di Utilizzo ristretto dei dati. Tra queste segnaliamo la Licenza per Ortofoto TEA 2014.  

L'immagine seguente, riportata dal sito ufficiale https://creativecommons.org/ rappresenta uno schema delle licenze Creative Commons, dalla meno alla più restrittiva. La colonna a sinistra indica i casi d'uso permessi, la colonna di destra i componenti della licenza.

Dalla meno alla più restrittiva

 

Le versioni delle licenze

Come accade per gran parte degli enti che rilasciano licenze standardizzate (quindi anche in ambito informatico), i testi delle licenze sono sottoposti a saltuari aggiornamenti, dettati dalla eventuale necessità di correggere, precisare, completare o eliminare alcune clausole delle licenze.

La versione scelta dalla Regione Emilia-Romagna ha come riferimento, secondo quanto deliberato nell'aggiornamento delle Linee Guida del 2017 (pdf849.44 KB), l'adozione delle licenze con versione 3.0.

Legal Code CC-by 2.5 italiano

Legal Code CC-by 2.5 inglese

 

In alcuni casi particolari può essere associata la licenza non commerciale CC-by NC 2.5.

Legal Code CC-by NC 2.5 italiano

Legal Code CC-by NC 2.5 inglese

 

Infine la Regione Emilia-Romagna ha acquisito da AGEA, che ne è proprietaria, il diritto d’uso delle ortofoto 2011 su tutto il territorio regionale. La Regione potrà far utilizzare i dati agli Enti Locali e Strumentali aventi sede nel territorio della Regione medesima (Province, Comuni, Agenzie e Aziende Pubbliche Provinciali, Enti Parco e Comunità Montane e/o aggregazioni di Comuni) per le  sole attività istituzionali. Per cui ai servizi WMS relativi alle ortofoto AGEA è associata la licenza non commerciale – non opere derivate CC BY-NC-ND 3.0.

Legal Code CC-by NC ND 3.0 italiano

Legal Code CC-by NC ND 3.0 inglese

ultima modifica 2022-02-04T09:24:29+01:00
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