Catasto storico di Forlì - Cesena e Rimini

I territori facenti parte dello Stato Pontificio (province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini) furono rilevati in parte in epoca napoleonica, fra 1807 e 1815 (le aree strategicamente più importanti e il ferrarese) mentre il restante territorio fu disegnato successivamente e tutto l’insieme entrò in vigore nel 1835; promulgato da Gregorio XVI fu detto «catasto gregoriano». Le mappe territoriali sono in scala di 1 a 2.000 e quelle dei centri in scala 1 a 1.000. Per i territori già dello Stato Pontificio sono state digitalizzate anche le cosiddette «mappette», riprodotte a colori in un momento successivo. Esse, giacenti in originale all’Archivio di Stato di Roma, sono una riduzione a pantografo delle mappe all’1 a 2.000 sia 1 a 4.000 che 1 a 8.000 e offrono un ridisegno sintetizzato per isolati dei vari centri abitati, utile per cogliere una visione più d’insieme che di dettaglio. Poi abbiamo la cosiddetta «Romagna toscana», per essere stata sotto il dominio fiorentino e poi provincia di Firenze sino al 1923 (comuni di Bagno, Castrocaro - Terra del Sole, Civitella, Dovadola, Modigliana, Portico, Premilcuore, Rocca S. Casciano, S. Sofia, Tredozio, Verghereto), coperta dal catasto granducale toscano, redatto fra il 1825 e il 1830; le mappe dei terreni sono in scala di 1 a 5.000 o di 1 a 2.500, i centri abitati in scala di 1 a 1.250 o di 1 a 625.

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Data: 9/3/2018
Autori: Regione Emilia-Romagna Luigi Colò Daniela Mazza Gianni Lotti
Contatto: Maria Luisa Garberi
Telefono: 051 - 5274857
e-mail: mlgarberi@regione.emilia-romagna.it

Descrizione: Catasto Ducale di Forlì - Cesena e Rimini.

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ultima modifica 2020-04-22T18:03:27+02:00
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