Applicazione che raccoglie le carte storiche in Emilia-Romagna dal 1580 al 1852.
Cartografia storica
Applicazione che raccoglie le carte storiche in Emilia-Romagna dal 1853 al 1895.
Le foto della Royal Air Force in Emilia-Romagna 1943 - 1944
2459 scatti principalmente distribuiti nella fascia centrale della regione fra le province di Reggio Emilia, Modena e Bologna, con un’appendice ferrarese.
Fotografie aeree dell’Istituto Geografico Militare Italiano riprese negli anni fra il 1931 e il 1937, fra le prime e più importanti acquisizioni documentarie operate dall’Istituto Beni Culturali al fine di costituire un fondo di testimonianze cartografiche storiche sul territorio regionale dell’Emilia Romagna.
L'applicazione raccoglie le Foto Aeree del volo IGMI-G.A.I. 1954-1955.
Moka che comprende tutti gli otto catasti storici della Regione
Catasto realizzato fra il 1809 e il 1825, ispirato dal catasto francese (in alcune mappe le diciture sono in francese), con il territorio disegnato alla scala di 1 a 2.500 e gli sviluppi dei centri urbani alla scala di 1 a 1.250
Catasto realizzato fra il 1809 e il 1825, ispirato dal catasto francese (in alcune mappe le diciture sono in francese), con il territorio disegnato alla scala di 1 a 2.500 e gli sviluppi dei centri urbani alla scala di 1 a 1.250
Il ducato di Modena e Reggio Emilia non ebbe, come il restante territorio regionale, un accatastamento di prima metà dell’Ottocento, ma solo in seguito alla legge del 1886 che per tutto lo stato istituì il Nuovo Catasto Terreni, le cui operazioni ebbero termine intorno al 1900. Le mappe territoriali sono in scala di 1 a 2.000 e gli sviluppi dei centri in scala di 1 a 1.000 o di 1 a 500.
Il ducato di Modena e Reggio Emilia non ebbe, come il restante territorio regionale, un accatastamento di prima metà dell’Ottocento, ma solo in seguito alla legge del 1886 che per tutto lo stato istituì il Nuovo Catasto Terreni, le cui operazioni ebbero termine intorno al 1900. Le mappe territoriali sono in scala di 1 a 2.000 e gli sviluppi dei centri in scala di 1 a 1.000 o di 1 a 500.
I territori facenti parte dello Stato Pontificio (province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini) furono rilevati in parte in epoca napoleonica, fra 1807 e 1815 (le aree strategicamente più importanti e il ferrarese) mentre il restante territorio fu disegnato successivamente e tutto l’insieme entrò in vigore nel 1835; promulgato da Gregorio XVI fu detto «catasto gregoriano». Le mappe territoriali sono in scala di 1 a 2.000 e quelle dei centri in scala 1 a 1.000. Per i territori già dello Stato Pontificio sono state digitalizzate anche le cosiddette «mappette», riprodotte a colori in un momento successivo. Esse, giacenti in originale all’Archivio di Stato di Roma, sono una riduzione a pantografo delle mappe all’1 a 2.000 sia 1 a 4.000 che 1 a 8.000 e offrono un ridisegno sintetizzato per isolati dei vari centri abitati, utile per cogliere una visione più d’insieme che di dettaglio.
I territori facenti parte dello Stato Pontificio (province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini) furono rilevati in parte in epoca napoleonica, fra 1807 e 1815 (le aree strategicamente più importanti e il ferrarese) mentre il restante territorio fu disegnato successivamente e tutto l’insieme entrò in vigore nel 1835; promulgato da Gregorio XVI fu detto «catasto gregoriano». Le mappe territoriali sono in scala di 1 a 2.000 e quelle dei centri in scala 1 a 1.000. Per i territori già dello Stato Pontificio sono state digitalizzate anche le cosiddette «mappette», riprodotte a colori in un momento successivo. Esse, giacenti in originale all’Archivio di Stato di Roma, sono una riduzione a pantografo delle mappe all’1 a 2.000 sia 1 a 4.000 che 1 a 8.000 e offrono un ridisegno sintetizzato per isolati dei vari centri abitati, utile per cogliere una visione più d’insieme che di dettaglio.
I territori facenti parte dello Stato Pontificio (province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini) furono rilevati in parte in epoca napoleonica, fra 1807 e 1815 (le aree strategicamente più importanti e il ferrarese) mentre il restante territorio fu disegnato successivamente e tutto l’insieme entrò in vigore nel 1835; promulgato da Gregorio XVI fu detto «catasto gregoriano». Le mappe territoriali sono in scala di 1 a 2.000 e quelle dei centri in scala 1 a 1.000. Per i territori già dello Stato Pontificio sono state digitalizzate anche le cosiddette «mappette», riprodotte a colori in un momento successivo. Esse, giacenti in originale all’Archivio di Stato di Roma, sono una riduzione a pantografo delle mappe all’1 a 2.000 sia 1 a 4.000 che 1 a 8.000 e offrono un ridisegno sintetizzato per isolati dei vari centri abitati, utile per cogliere una visione più d’insieme che di dettaglio.
I territori facenti parte dello Stato Pontificio (province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Rimini) furono rilevati in parte in epoca napoleonica, fra 1807 e 1815 (le aree strategicamente più importanti e il ferrarese) mentre il restante territorio fu disegnato successivamente e tutto l’insieme entrò in vigore nel 1835; promulgato da Gregorio XVI fu detto «catasto gregoriano». Le mappe territoriali sono in scala di 1 a 2.000 e quelle dei centri in scala 1 a 1.000. Per i territori già dello Stato Pontificio sono state digitalizzate anche le cosiddette «mappette», riprodotte a colori in un momento successivo. Esse, giacenti in originale all’Archivio di Stato di Roma, sono una riduzione a pantografo delle mappe all’1 a 2.000 sia 1 a 4.000 che 1 a 8.000 e offrono un ridisegno sintetizzato per isolati dei vari centri abitati, utile per cogliere una visione più d’insieme che di dettaglio. Poi abbiamo la cosiddetta «Romagna toscana», per essere stata sotto il dominio fiorentino e poi provincia di Firenze sino al 1923 (comuni di Bagno, Castrocaro - Terra del Sole, Civitella, Dovadola, Modigliana, Portico, Premilcuore, Rocca S. Casciano, S. Sofia, Tredozio, Verghereto), coperta dal catasto granducale toscano, redatto fra il 1825 e il 1830; le mappe dei terreni sono in scala di 1 a 5.000 o di 1 a 2.500, i centri abitati in scala di 1 a 1.250 o di 1 a 625.