L’Istituto dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna custodisce un tesoro a cui ora è possibile accedere online
26 Febbraio 2016
Volo IGM 1931-1937: Le fotografie aeree dell’Istituto Geografico Militare Italiano riprese negli anni fra il 1931 e il 1937 furono fra le prime e più importanti acquisizioni documentarie operate dall’Istituto Beni Culturali al fine di costituire un fondo di testimonianze cartografiche storiche sul territorio regionale dell’Emilia Romagna. Furono acquistate 2978 fotografie copie delle originali su lastra di vetro formato 13 x 18 cm. Trattavasi di tutto il materiale documentario aerofotografico precedente gli anni della seconda guerra mondiale, quelli interessati dalle ricognizioni fotografiche della Royal Air Force, dalle quali l’IBC aveva già selezionato 521 fotografie.
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Foto IBC (Istituto Beni Culturali) da elicottero: Le riprese da elicottero, indicate come da volo radente, si svilupparono sperimentalmente nei primi anni Ottanta (1981-1982) per documentare i centri storici in una dimensione dall’alto complessiva, ma appunto con un livello plani volumetrico estremamente comprensibile e fortemente rivelatore di rapporti spaziali, soprattutto fra pieni e vuoti, che il disegno cartografico o aerofotografico ovviamente non poteva rappresentare. I 2459 scatti sono principalmente distribuiti nella fascia centrale della regione fra le province di Reggio Emilia, Modena e Bologna, con un’appendice ferrarese. Uno specifico progetto sul ravennate (1984-1985) ha prodotto un notevole approfondimento di quell’area, mentre è presente una rassegna dei capoluoghi del forlivese e riminese (1993) e campionature per i territori parmensi e piacentini (1996). Le immagini rappresentano prevalentemente centri abitati storici, o talvolta elementi monumentali isolati, ma esistono anche soggetti intermedi, del paesaggio di contorno agli obiettivi che erano stati prefissati. Il corpo iconografico risente naturalmente dell’incompletezza della copertura, causata in primis dai costi di realizzazione, ma per i più di 130 territori comunali toccati, resta una viva testimonianza che illustra fortissimi ed inaspettati mutamenti intervenuti nei trent’anni trascorsi.
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